Grazie al sostegno di filantropi, istituzioni, fondazioni, aziende e organizzazioni private, la SMUS può ampliare l’effetto della propria azione con curricula e modelli pedagogici innovativi e nuove progettualità. Nascono così i progetti di impatto della Scuola volti ad esplorare nuovi formati, stringere collaborazioni e coinvolgere nuovi pubblici
A dare il via, nel 2022, I tre Moschettieri, una produzione artistica e corale, sostenuta da Claire Sturzenegger-Jeanfavre Stiftung che ha visto coinvolti il coro Clairière del Conservatorio della Svizzera italiana e il Coro della Fondazione Sant’Angelo di Loverciano.
Spinta dal desiderio di abbattere ogni barriera e creare connessioni, la SMUS conta oggi diversi formati e tante idee ancora da sviluppare, per coinvolgere e includere pubblici sempre più eterogenei, e diffondere la musica e l’educazione musicale sul territorio cantonale.
Tra i progetti segnaliamo: SMUS on the road, che vede coinvolti i docenti della Scuola di Musica in un progetto multidisciplinare a carattere divulgativo, volto ad avvicinare il pubblico alla musica d’arte e al grande repertorio sinfonico e concertistico; i Progetti alla scoperta della musica, con atelier e laboratori rivolti ai più piccoli, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria, e Musica senza barriere per bambini, giovani e adulti con disabilità cognitive, fisiche e/o psichiche.
Avvincente produzione itinerante che propone concerti in cui la musica si coniuga con altre arti. SMUS on the road vede coinvolti i docenti della Scuola di Musica in un progetto multidisciplinare a carattere divulgativo, volto ad avvicinare il pubblico alla musica d’arte e al grande repertorio sinfonico e concertistico.
Prima produzione di questo nuovo progetto è l’Histoire du Soldat, un concerto-narrante con la voce recitante di Roberto Albin, che offre una rilettura del mimodramma composto da Igor’ Stravinskij nel 1917 su testo di Charles-Ferdinand Ramuz per tre voci recitanti (il Lettore, il Soldato e il Diavolo) e sette strumenti (violino, contrabasso, fagotto cornetta, trombone, clarinetto e percussioni). Produzione sostenuta da Ernst Göhner Stiftung, Coop Cultura e Schweizerische Interpretenstiftung SIS.
Musiche di Igor Stravinskij
L’Histoire du Soldat
Roberto Albin adattamento e regia
Ensemble da Camera dei docenti della SMUS
Luisa Moraru violino
Miguel Angel Jimenez contrabbasso
Daniel Martinez clarinetto
Vivien Vincze fagotto
Chie Yasui cornetta
Salvatore Cantali trombone (studente SUM)
Luciano Zampar percussioni
Carlo Balmelli direzione
Roberto Albin voce recitante
Atelier e laboratori rivolti ai più piccoli, dalla scuola dell’infanzia alla scuola primaria. Tra questi spiccano i workshop di mediazione culturale, per bimbi tra i 3 e gli 11 anni, promossi da LACedu, in cooperazione con la SMUS. Nel 2023 viene lanciato il doppio appuntamento Ascoltiamo e suoniamo gli strumenti di legno e Ascoltiamo e suoniamo gli strumenti di metallo, tenuto da Luciano Zampar, docente di percussioni alla SMUS e di didattica delle percussioni alla Scuola universitaria di Musica del Conservatorio.
Atelier di educazione musicale in collaborazione con la Croce Rossa
Gli atelier di educazione musicale in collaborazione con la Croce Rossa sono aperti a bambini in età di scuola primaria. Coinvolgono nella sede di Biasca bimbi con trascorsi migratori e nella sede di Lugano bimbi di famiglie in difficoltà finanziarie con l’obiettivo di offrire a tutti uguale accesso all’educazione musicale, indipendentemente dallo status economico.
Atelier e laboratori per bambini, giovani e adulti con disabilità cognitive, fisiche e/o psichiche. In collaborazione con la Fondazione Provvida Madre e il sostegno di Argor Heraeus, Musica senza barriere tiene conto delle esigenze specifiche delle persone con disabilità per offrire loro un’esperienza unica e coinvolgente e la possibilità di godere della bellezza e della ricchezza dell’esperienza musicale.