Corso operativo, con frequenza in remoto
Date
Sabato 24 ottobre 2020: 9:30-12:30, 14:00-16:45
Domenica 25 ottobre 2020: 9:30-12:30, 14:00-17:30
Iscrizioni
Entro il 18 ottobre 2020
Destinatari
Responsabili e coordinatori di istituzioni culturali e sociali, servizi, associazioni e progetti no profit, consulenti culturali e operatori sociali, formatori.
Costo
Frequenza in remoto: CHF 200 / € 190 (comprensivi di tassa di certificazione)
Certificato
Attestato di frequenza. La frequenza al corso dà diritto a 1 ECTS.
Luogo
On-line. GLi iscritti saranno contattati per tempo circa la modalità di erogazione e il tipo di piattaforma.
Presentazione
Mecenatismo, filantropia e cultura della generosità sono valori fondanti la società civile. In Svizzera e all’estero l’azione dei privati in campo sociale e culturale incide in modo sempre più significativo, e il settore della cultura è tra i principali ambiti d’intervento. Il corso operativo, articolato in due giornate, fornisce una ricca e aggiornata panoramica delle modalità più efficaci per interagire con grandi donatori, mecenati e filantropi.
Nella prima giornata i partecipanti approfondiranno il tema dell’interazione con questi soggetti: chi sono gli attori che agiscono in questo settore? Chi sono i grandi donatori e come ragionano? Il corso fornirà risposte concrete sulle loro attese e motivazioni, come individuarli, come reperire le informazioni per entrare in contatto con loro, quali sono le condizioni da osservare se si desidera ottenere e mantenere nel tempo la loro collaborazione. La seconda giornata sarà invece dedicata al tema dell’acquisizione sistematica di grandi donazioni, alla campagna di raccolta fondi, ai capitali. Metodi, pianificazione e strumenti necessari saranno oggetto di un’analisi sistematica con molti esempi dalla prassi nazionale e internazionale.
L’obiettivo finale è quello di favorire la conoscenza e migliorare le competenze necessarie per gestire in modo ottimale il processo di fundraising.
Obiettivi
Testi di riferimento
Elisa Bortoluzzi Dubach, Lavorare con le Fondazioni, Guida operativa di fundraising, Milano, 2014, (Franco Angeli Editore).
Elisa Bortoluzzi Dubach, Mäzeninnen-Denken-Handeln-Bewegen (Mecenati-Pensare-Agire-Cambiare), 2016, Haupt Editore.
Relatore
Elisa Bortoluzzi Dubach, consulente di Relazioni Pubbliche, Sponsorizzazioni e Fondazioni, è docente presso varie università e istituti di studi superiori in Svizzera, Germania e Italia. È stata capoprogetto di campagne nazionali e internazionali ed è autrice di numerose pubblicazioni e contributi specialistici apparsi su quotidiani, riviste e manuali (www.elisabortoluzzi.com).
Programma
Sabato 24 ottobre 2020
09.30-10.45
10.45-11.15 Pausa
11.15-12.30
12.30-14.00 Pausa
14.00-15.00
15.00-15.30 Pausa
15.30-16.30 Testimonianza in remoto con la mecenate e collezionista Giuseppina Panza di Biumo
16.30- 16.45 Discussione; fine della prima giornata di corso
Programma
Domenica 25 ottobre 2020
09.30-10.45
10.45-11.15 Pausa
11.15-12.30 Stewardship: Come tenere viva la relazione con i mecenati nel tempo
12.30-14.00 Pausa
14.00-15.00 Testimonianza in remoto con la collezionista e mecenate Marilena Citelli Francese
15.00-15.30 Pausa
15.30-16.30
16.30- 17.30
17.30 Fine del seminario.
Giuseppina Panza di Biumo
Nata a Milano, il 29 dicembre del 1958, è la seconda e unica figlia femmina dei cinque figli di Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo. Ha studiato come interprete traduttore a Milano e nel 1988 ha iniziato a lavorare nella collezione di famiglia, occupandosi inizialmente part-time del riordino dell’archivio, lavoro già iniziato dal padre e dal fratello Giovanni.
Giuseppina sarà sempre più coinvolta, fino a diventare curatrice, direttrice e responsabile delle pubbliche relazioni della collezione Panza, ruoli che ancora oggi ricopre a tempo pieno. Ha viaggiato molto con i genitori, iniziando così a conoscere personalmente artisti, galleristi, direttori dei musei e molte altre persone attive nel mondo dell’arte contemporanea, vicine a Giuseppe e Giovanna Panza di Biumo. Già prima della morte del padre, Giuseppina si è occupata dell’allestimento di tutte le mostre della collezione ed in alcuni casi della loro concezione e realizzazione: le mostre all’Hirshhorn Museum di Washington e al Lucca Museum di Lucca; la mostra d’arte concettuale al MART di Rovereto; alla galleria San Fedele di Milano, all’Accademia di San Luca a Roma; a Palazzo Penna e alla Galleria Nazionale di Perugia; alla Gam di Milano. Spesso invitata a tavole rotonde, conferenze e presentazioni di mostre, Giuseppina scrive pamphlets sulla collezione e gli artisti che ne fanno parte. Inoltre fa parte delle giurie di alcuni premi per l’arte contemporanea ed è una dei garanti di Villa Panza, donata al FAI da Giuseppe Panza di Biumo nel 1996 e aperta al pubblico nel 2000.
Giuseppina Panza di Biumo si dedica attivamente a promuovere e rendere il più possibile visibile la collezione Panza, mantenendo molteplici rapporti in Italia e all’estero.
Marilena Citelli Francese
Marilena Citelli Francese è Presidente di Musadoc, associazione già attiva nella promozione e nella comunicazione di eventi culturali in Italia e all’estero, e fa parte dal 2016 del Board della Casa Italiana alla New York University. Convinta assertrice di quanto la cultura definisca il valore sociale di un Paese, come moglie dell’Ambasciatore italiano a Berna, ha organizzato numerosi eventi che parlassero delle eccellenze italiane, tra cui un importante mostra sull’arte del ‘900. Nel 2009 ha organizzato, come presidente degli Amici del Museo di Israele a Gerusalemme, presso l’Auditorium di Roma il concerto: “In memoria di Yitzhak Rabin” diretto dal Maestro Lorin Maazel.
Ogni anno organizza per conto della Presidenza del Consiglio dei Ministri un evento per il Giorno della Memoria: il primo concerto è stato nel 2014 “I violini della Speranza”, con i violini originali suonati nei campi di sterminio; nel 2017 ha commemorato i 100 anni del Maestro Toscanini, uomo giusto e grande testimone del ‘900, con una mostra a La Scala di Milano e con il concerto “Toscanini. Il coraggio della musica”, replicato poi negli Stati Uniti. Nel 2018 ha prodotto “Il Processo”, sul tema della difesa della razza e dei diritti umani, e poi, per conto dell’IHRA-International Holocaust Remembrance Alliance, l’Opera “Giobbe”, presentata in prima mondiale presso le Terme di Diocleziano a Roma. A gennaio 2020 ha prodotto sempre per il Giorno della Memoria, il concerto “Là dove giace il cuore” sul tema dell’esilio, che verrà replicato a Palermo e alle Nazioni Unite.
Ha vissuto fra Italia, Stati Uniti e Svizzera e, durante il lungo soggiorno americano, si è battuta per i diritti umani e si è occupata di Arte come valore, non solo culturale, ma come simbolo di inclusione sociale basato sul rispetto reciproco e sulla solidarietà. Dopo l’11 settembre ha creato l’associazione Women For Cross Cultural Understanding, convinta che le donne hanno e avranno un ruolo sempre più importante nella lotta contro la discriminazione razziale e dal 2019 fa parte del Board di Visionarie, donne tra cinema, tv e racconto.